INTRODUZIONE

La nostra classe ha aderito a questo concorso indetto da "Lega Ambiente" per la sensibilità e l’interesse che tutti noi studenti abbiamo espresso nei confronti dell’ambiente e di quei temi e quelle problematiche ad esso relativi.

La natura è sempre più minacciata dall’avidità e dalla miopia delle scelte che vengono operate dall’uomo, senza che ci si renda conto a che cosa si va incontro se si continua a distruggere le aree aperte, i prati, sia in campagna che in città, peggiorando in questo modo la propria vita perché la natura è la nostra vita.

Siamo coscienti che è soprattutto dalla conoscenza dei fenomeni naturali e da come questi siano influenzati e spesso stravolti dall’uomo che possiamo evitare, nel nostro piccolo, di avere comportamenti che danneggiano l’ambiente; è importante, invece, attivare un processo di sensibilizzazione che investa tutte le persone, al fine di creare una "coscienza" ed una "cultura" nuove rispetto alla natura.

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Abbiamo perciò colto la grandissima possibilità che ci è stata offerta da questo concorso di una ricerca attiva nel campo ambientale: un metodo di studio diverso che prevede l’uso concreto di dati oggettivi, di rilievi sul campo, di uso di carte topografiche, fotografie, ecc. Questa attività ci ha offerto la possibilità di avere degli strumenti in più di crescita nella nostra educazione sociale e anche nella conoscenza della tecnica di studio del territorio.

Un aspetto importante del nostro lavoro è stato quello di ampliare le conoscenze sulla nostra città: è come se l’avessimo riscoperta con tutte le sue meraviglie ed i suoi problemi. Dobbiamo dire, infatti, che di certi aspetti non ci eravamo mai accorti, forse perché non affrontandoli in modo specifico non si prestava loro attenzione e quindi finiva per mancare anche il nostro interesse.

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pesse volte i cittadini sono i primi ad accorgersi delle situazioni di piccolo o grande degrado ma non sanno chi è il referente competente; da ciò può nascere disinteresse e magari passività rispetto a evidenti casi di cattiva gestione ambientale. Per questo motivo vanno colte al volo tutte le occasioni come questa, che ci permettono di dare voce alle nostre osservazioni e proposte.

Un obiettivo che ci siamo posti attraverso questa ricerca non è solo quello della denuncia e del recupero ambientale di un luogo specifico , ma è anche quello di sensibilizzare le istituzione ai problemi dei cittadini, affinché i responsabili della città possano risolverli per il bene di tutti.

 Aiutandoci con le carte catastali e con la guida di un tecnico competente, abbiamo cercato di ragionare anche sull’area adiacente a Via S. Pelajo, in prossimità dei due Istituti scolastici che vi si affacciano.

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Quest’area è piuttosto vasta ed è compresa tra Via S. Pelajo, Viale della Repubblica e Via S. Bartolomeo; la prima cosa che è risultata evidente ad una analisi attenta delle carte è che, secondo il P.R.G. essa dovrebbe costituire un parco pubblico; le zone di verde che sono presenti non sono proprietà privata, ma appartengono al demanio.

L’area si presenta degradata e, allo stato attuale, non è usufruibile secondo gli scopi a cui essa è destinata.

Un discorso a parte va fatto per Via S. Pelajo: essa, a partire da Viale della Repubblica, si presenta stretta e tortuosa, fino a costituire zona di serio pericolo all’altezza delle scuole. Questa via è costituita da due corsie molto strette, è priva di marciapiede da ambo i lati, e da una parte è delimitata da un fosso, con argini erosi e non curati; nel fosso, che si alimenta di acque correnti risorgive, è facile vedere, oltre che materiale di rifiuto (plastica, lattine, carta, ecc.) anche evidenti macchie bianche di sostanze grasse unite probabilmente a detersivi, che sono segno di scarichi non controllati.

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Ancora l’analisi delle carte ci ha mostrato che c’è un progetto che prevede l’eliminazione delle curve più pericolose, soprattutto nella zona delle scuole. Come per il parco, anche per la strada il progetto è di vecchia data, ma fino ad oggi nessun tipo di lavoro in tal senso è stato effettuato, con grave rischio degli utenti, soprattutto studenti, che la percorrono.

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